venerdì 08 agosto 2025

Auto, treno o aereo? Tutto quello che c’è da sapere per viaggiare sostenibile

Ogni viaggio è un’occasione per scegliere in modo più consapevole. Scopri l’impatto ambientale dei diversi mezzi di trasporto e come piccoli cambiamenti possono rendere i tuoi spostamenti parte di un impegno collettivo per un futuro più sostenibile.

Altroviaggiare
di Pierfrancesco Catucci
app viaggi sostenibili

Preparare lo zaino, controllare le previsioni del tempo, caricare una playlist. Ogni viaggio comincia molto prima della partenza, spesso già nella scelta di come raggiungere la destinazione. Una scelta che può fare la differenza per il nostro impatto ambientale.

Spostarsi non è solo una questione logistica. È anche un atto quotidiano che, moltiplicato per milioni di persone, diventa parte integrante delle sfide ambientali che ci troviamo ad affrontare. Avere consapevolezza dell’impatto delle nostre abitudini di viaggio non significa rinunciare a partire, ma solo partire meglio.

Emissioni dei trasporti in Italia

Nel 2022, il settore dei trasporti ha generato il 26,6% delle emissioni totali di gas serra in Italia. È una quota rilevante, in linea con la media globale, ma che si distingue per un trend contrario rispetto agli altri settori: mentre industria, agricoltura e produzione energetica hanno ridotto le emissioni, i trasporti le hanno aumentate del 7% rispetto al 1990.

Il principale responsabile è il trasporto su strada, che copre il 91,5% delle emissioni del comparto. Le automobili private, da sole, sono responsabili di circa il 64% di queste emissioni. E questo dato va letto insieme a un altro: in Italia, l’auto media trasporta appena 1,42 persone. Il mezzo è pensato solitamente per quattro o cinque, ma nella maggior parte dei casi viaggia con un solo passeggero a bordo.

Come si calcola l’impatto del viaggio

Per confrontare l’impatto ambientale delle diverse modalità di trasporto, si utilizza un indicatore molto chiaro: la quantità di CO₂ equivalente (CO₂eq) emessa per chilometro per passeggero. Questo parametro considera il carburante o l’energia utilizzata, l’efficienza del veicolo e il numero di persone trasportate. In questo modo è possibile mettere a confronto viaggi in treno, auto, bus o aereo in maniera omogenea.

Naturalmente, il risultato può variare in base a tanti fattori: tipo di veicolo, stile di guida, carico, condizioni del traffico e persino la geografia del territorio. Ma i dati a disposizione ci offrono comunque una bussola per orientarci verso scelte più consapevoli.

Treno, auto, aereo: qual è meno inquinante

Il treno elettrico è, in quasi tutti i casi, la modalità di trasporto con l’impatto climatico più basso. Lo confermano i dati italiani e internazionali, come quelli del Transport and Environment Report dell’Agenzia Europea per l’Ambiente.

Ad esempio, su una tratta come Milano–Roma:

  • treno elettrico: 4,54 kg di CO₂eq per passeggero;
  • auto a benzina con un passeggero: 92,77 kg;
  • auto a benzina con quattro passeggeri: 23,19 kg;
  • aereo su volo nazionale: 120,72 kg;
  • autobus intercomunale: 15,71 kg.

Questi dati ci dicono una cosa molto chiara: il numero di passeggeri fa la differenza. Un’auto condivisa diventa molto più efficiente, mentre l’aereo rimane competitivo solo su tratte molto lunghe, dove l’incidenza di decollo e atterraggio (le fasi più impattanti) si diluisce su più chilometri.

I mezzi che inquinano più del previsto

Alcuni dati potrebbero sorprendere. Ad esempio, una moto di grossa cilindrata (oltre 500cc) può avere emissioni per chilometro più alte di una media auto a benzina, di un autobus urbano e persino di una nave passeggeri.

Anche i suv a benzina risultano tra i mezzi più impattanti, soprattutto se utilizzati da soli. In alcuni casi, la loro impronta climatica è paragonabile a quella di un volo nazionale. La percezione comune che i mezzi più piccoli siano automaticamente meno inquinanti è quindi da rivedere: conta molto di più l’efficienza del motore, la massa del mezzo e, ancora una volta, quante persone lo stanno usando.

Emissioni indirette da trasporto

Quando si parla di trasporti e impatto ambientale, non si possono considerare solo le emissioni dirette di CO₂. Ogni mezzo, infatti, comporta anche una serie di emissioni indirette e impatti ambientali collaterali: basti pensare alla costruzione di strade, parcheggi, aeroporti o ferrovie.

Inoltre, anche i mezzi elettrici generano emissioni, legate alla produzione dell’energia che li alimenta e al particolato non da scarico (come quello prodotto da freni, pneumatici e binari). La sostenibilità reale di un mezzo, insomma, va guardata nel suo ciclo di vita complessivo.

Consigli per viaggiare sostenibile

Non sempre è possibile scegliere il mezzo perfetto. A volte il treno non è disponibile, altre volte viaggiare da soli in auto è l’unica soluzione praticabile. Ma ci sono comunque tante possibilità per ridurre l’impronta ambientale dei nostri spostamenti, senza rinunciare al piacere del viaggio. Ad esempio, possiamo considerare alternative come il car pooling, valutare autobus a lunga percorrenza per tratte non coperte dal treno, oppure evitare i voli nazionali se esistono collegamenti ferroviari diretti.

Anche ripensare la frequenza e la modalità degli spostamenti può fare la differenza: magari trasformare un fine settimana mordi e fuggi in un viaggio più lungo e profondo, scegliendo mete più vicine ma meno conosciute può essere una scelta gratificante anche sul piano personale.

Viaggiare in modo sostenibile: ogni scelta fa la differenza

Viaggiare è un diritto, un piacere e spesso una necessità. Nessuno può – né deve – sentirsi colpevole per uno spostamento in aereo o in auto. Ma più informazioni abbiamo, più possiamo fare scelte consapevoli, a misura delle nostre esigenze e possibilità.

Ogni viaggio è anche un messaggio. E ogni scelta – anche piccola – può diventare parte di un cambiamento più grande. Perché la sostenibilità non è fatta solo di rinunce, ma di opportunità. Anche quando siamo con lo zaino in spalla e la playlist pronta a partire.

 

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