venerdì 11 luglio 2025

Voli sostenibili? Cosa c’è davvero dietro le promesse green delle compagnie aeree

Sempre più compagnie parlano di emissioni compensate e viaggi “a impatto zero”, ma la realtà è più complessa. Scopri come riconoscere il greenwashing e scegliere in modo più consapevole per viaggiare davvero sostenibili.

Altroviaggiare
di Pierfrancesco Catucci
app viaggi sostenibili

Negli ultimi anni il mondo del turismo ha fatto propria una parola ricorrente: sostenibilità. La troviamo ovunque, dai cataloghi alle pubblicità online, passando per le schermate di prenotazione dei voli. Basta un clic per “compensare le emissioni” del proprio viaggio e sentirsi, almeno un po’, in pace con l’ambiente. Ma quanto c’è di vero in queste promesse?

Volare è ancora oggi una delle attività a maggiore impatto ambientale. Eppure, sono molte le compagnie aeree che parlano di emissioni zero, carburanti alternativi, flotte sostenibili e impegni climatici. Parole rassicuranti, spesso accompagnate dalla richiesta di un piccolo contributo extra da parte del passeggero (Altroconsumo ha indagato anche quanto lievitano i prezzi dei voli low cost con i costi extra). Una strategia che sposta la responsabilità ambientale sul consumatore finale, presentando come virtuose pratiche che in realtà non risolvono il problema, ma anzi rischiano di alimentarlo.

Un’indagine europea che fa luce sulle strategie di greenwashing

Nel 2023 Altroconsumo, insieme ad altre 22 organizzazioni europee coordinate dal Beuc (Bureau européen des unions de consommateurs, il gruppo europeo composto da 45 organizzazioni dei consumatori di 32 Paesi), ha segnalato alle autorità venti compagnie aeree per messaggi ingannevoli legati alla sostenibilità, il cosiddetto greenwashing. Dopo due anni di pressione e monitoraggio, qualcosa si è mosso.

Alcune compagnie hanno rimosso i messaggi più discutibili dalle loro piattaforme di prenotazione. Norwegian ha eliminato tutte le dichiarazioni climatiche. Wizz Air e Ryanair hanno cancellato l’opzione di compensazione della CO₂, mentre Vueling ha ritirato la possibilità di aggiungere un costo extra per sostenere una tariffa “green”. Altre società hanno modificato il linguaggio usato o i colori grafici per rendere le proposte meno fuorvianti.

Nonostante si tratti di cambiamenti parziali, sono segnali importanti che dimostrano come l’azione collettiva dei consumatori possa produrre risultati concreti. Ed è proprio questo lo spirito con cui Impegnati a Cambiare nasce e si sviluppa: promuovere la consapevolezza, ma anche agire per generare trasformazioni reali, migliorare le regole e rendere i mercati più equi e trasparenti.

Restano ancora diffuse alcune affermazioni problematiche, come le dichiarazioni di compensazione delle emissioni di CO₂ e gli obiettivi di sostenibilità a lungo termine non verificabili. Inoltre, si stanno diffondendo nuove “tariffe verdi” che promettono vantaggi per futuri voli a chi paga un sovrapprezzo oggi. In pratica, chi pensa di fare del bene finisce per essere incentivato a volare di più, con effetti contrari agli obiettivi ambientali dichiarati.

È proprio per evitare questo paradosso che Altroconsumo continuerà a vigilare e a chiedere maggiori tutele per chi viaggia, rafforzando l’idea che ogni segnalazione, ogni azione collettiva, può contribuire a cambiare davvero le cose.

Cosa non torna nelle compensazioni ambientali

Prendiamo la riforestazione. In teoria, piantare alberi per assorbire CO₂ è una buona idea. In pratica, molti progetti consistono in monocolture di specie non autoctone, realizzate in aree già forestali o agricole, talvolta persino abitate da comunità indigene. Il risultato? Perdita di biodiversità, competizione con la produzione alimentare, e impatti sociali negativi.

Anche i carburanti sostenibili per l’aviazione (Saf) vengono spesso presentati come la soluzione al problema. Ma, secondo le stime ufficiali dell’Unione europea, nei prossimi anni copriranno solo una percentuale minima del fabbisogno totale. Chiedere oggi ai viaggiatori di finanziarli con sovrapprezzi – come fa, ad esempio, Air France – è dunque una pratica discutibile, che alimenta aspettative poco realistiche.

In generale, per parlare di vera compensazione, i progetti dovrebbero essere permanenti, verificabili, addizionali. In molti casi, però, questi criteri non vengono rispettati.

Obiettivi futuri e voli a “emissioni nette zero”

Alcune compagnie, come Austrian Airlines, parlano apertamente di voler raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050. Ma questa espressione non significa che i voli smetteranno di emettere gas serra: significa solo che si cercherà di compensare le emissioni attraverso altri interventi. Anche qui, senza un sistema di controllo e monitoraggio, il rischio di greenwashing resta altissimo.

Cosa possiamo fare noi, cosa devono fare le compagnie

Volare oggi non è un’attività sostenibile, e non lo sarà nel breve periodo. Ma possiamo iniziare a fare la nostra parte scegliendo in modo più consapevole. Informarsi è il primo passo. Evitare l’aereo quando esistono alternative a minore impatto ambientale è un’ottima strategia. Anche restare più a lungo nei luoghi visitati, sostenere il turismo locale e ridurre i viaggi inutili sono scelte che possono fare la differenza.

Allo stesso tempo, le compagnie aeree devono essere trasparenti. È fondamentale che i passeggeri sappiano esattamente cosa stanno finanziando quando pagano una tariffa “green”. E se le promesse non sono mantenute, deve essere previsto un rimborso.

Altroconsumo chiede che le autorità competenti introducano sanzioni per chi usa la sostenibilità come leva di marketing, e che vengano stabilite regole più precise e vincolanti sulla comunicazione ambientale nel settore aereo.

Viaggiare bene, senza farsi illusioni

Il cambiamento non passa per slogan rassicuranti, ma per scelte concrete, consapevoli e collettive. La sezione AltroViaggiare di Impegnati a Cambiare nasce proprio per questo: offrire strumenti, informazioni e spunti utili a chi vuole scoprire il mondo senza farsi illusioni, ma con rispetto e responsabilità.

Viaggiare bene non significa arrivare più lontano, ma lasciare dietro di sé un impatto più leggero e un segno più giusto.

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