Nell’ottica di ridurre lo spreco alimentare, ad Altroconsumo pensiamo che la pratica dell’asporto di cibo non consumato da parte dei clienti della ristorazione vada incentivata.
Stiamo parlando della pratica della cosiddetta “doggy bag”, definizione mutuata da una consolidata abitudine diffusa negli USA di portarsi a casa – senza imbarazzo di sorta – gli avanzi lasciati nel piatto al ristorante.
Cosa chiediamo al Governo:
- Di prevedere per i ristoratori l’obbligo di dotarsi di contenitori atti all’asporto così da limitare i casi di rifiuto a ricevere la doggy bag.
A febbraio 2024 abbiamo infatti condotto un sondaggio tramite la nostra comunità di consumatori, gli ACmakers, sulla proposta dell’Onorevole Gatta che voleva rendere obbligatorio, per i ristoratori, informare i propri clienti sulla possibilità di avere la doggy bag per l’eventuale cibo avanzato.
Ed abbiamo rilevato che:
• 8 consumatori su 10 dicono di aver fatto ricorso alla doggy bag
• In 9 casi su 10 le persone ci hanno detto di essere stati soddisfatti dal ristoratore nella richiesta di una doggy bag. Quando c’è stato un rifiuto, le motivazioni più comuni sono state “la mancanza di contenitori adatti” e “non è politica del locale”.
• Più di 9 persone su 10 hanno dichiarato di essere favorevoli a una legge che obblighi i ristoratori a fornire la doggy bag a chi lo chiede.
- Di ricordare la possibilità di utilizzare propri contenitori (portati da casa dal cliente) in modo da limitare la produzione di rifiuti.
Questa possibilità è già prevista dalla Legge 141 del 12 dicembre 2019, nota come Decreto Clima (art. 7 bis “Ai clienti è consentito utilizzare contenitori propri purché riutilizzabili, puliti e idonei per uso alimentare”). Ovviamente, in questo caso andrebbe previsto l’esonero della responsabilità del ristoratore sulle caratteristiche igienico-sanitarie del prodotto ceduto.
- Di prevedere campagne di sensibilizzazione e di educazione su come non sprecare il cibo in casa.
È infatti lo spreco domestico che secondo la rilevazione estiva dell’osservatorio sullo spreco alimentare di Waste Watcher vale più della metà del costo dello spreco alimentare italiano (circa 7 miliardi su 13) laddove la doggy bag rappresenta un’ulteriore possibilità a nostra disposizione per ridurre lo spreco alimentare e risparmiare sul proprio budget domestico.