È appena nato a Milano iLab Sostenibilità, il nuovo spazio educativo permanente del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci pensato per far toccare con mano alle nuove generazioni l’interconnessione tra le nostre scelte e i sistemi complessi in cui viviamo. Un progetto innovativo, realizzato realizzato dallo staff Education &Crei - Centro di ricerca per l’educazione informale del museo grazie alla partnership con Bolton for Education Foundation, che unisce sperimentazione, senso critico e approccio sistemico per comprendere i fenomeni che ci circondano e sviluppare comportamenti più sostenibili.
Il nuovo laboratorio nasce in un periodo storico in cui decifrare la complessità del mondo è sempre più urgente: crisi climatica, pandemie, disuguaglianze, instabilità e transizioni energetiche sono manifestazioni di sistemi interconnessi, che non possono essere affrontati con soluzioni semplici. Per costruire un futuro più sostenibile, bisogna allenarsi a pensare in modo sistemico: osservare le relazioni, le retroazioni, le soglie e le conseguenze delle azioni, nel breve e nel lungo periodo. Mettere in relazione sostenibilità e pensiero sistemico significa sviluppare senso critico e competenze utili a compiere scelte individuali e collettive davvero più consapevoli.
“Il tema della sostenibilità richiede di avere un approccio sistemico rispetto a grandi questioni contemporanee, integrando competenze specialistiche in una visione di insieme”, spiega Paola Dubini, vicepresidente del museo. “Il nuovo laboratorio è quindi un’ottima occasione per allenare le persone a coltivare contemporaneamente il rapporto fra sostenibilità e pensiero sistemico, lo sviluppo di senso critico e competenze utili a orientare scelte individuali e collettive consapevoli per creare diversi possibili futuri”.
Un’esperienza immersiva per comprendere la complessità del mondo
Cuore pulsante dell’esperienza è l’installazione artistica immersiva “Il Paese delle ombre”, ideata in esclusiva per il museo dallo studio torinese auroraMeccanica. I visitatori, dai 9 anni in su, vengono accolti in un ambiente suggestivo, animato da giochi di luci, suoni e proiezioni: un universo popolato da creature alate e dirigibili steampunk visibili solamente attraverso le loro ombre. Questo scenario onirico prende vita grazie all’interazione diretta con oggetti come lanterne, manovelle, pompe e tamburi, attraverso i quali ogni gesto influenza l’equilibrio dell’intero sistema. L’installazione invita a riflettere sulle dinamiche di causa-effetto, svelando le connessioni che regolano ogni sistema complesso. È da qui che prende il via il percorso di consapevolezza che accompagna i partecipanti nella seconda fase del laboratorio.
Dal “Paese delle ombre” si prosegue attraverso una serie di attività analogiche e digitali che stimolano a lasciare le briglie sciolte alla creatività, immaginando scenari sostenibili. Ogni gruppo lavora intorno a tavoli disegnati su misura che incentivano a riconfigurare spazio ed esperienza: le superfici scrivibili diventano strumenti per rappresentare e condividere le mappe di relazione ideate dai partecipanti, che vengono poi raccolte e discusse collettivamente sulla grande “parete di sistema”.
Educare alla sostenibilità attraverso l’esperienza e la sperimentazione
L’allestimento si estende su 150 mq e comprende, oltre alla zona sperimentale attrezzata con sei postazioni per il lavoro di gruppo, anche una stazione con smart garden per le coltivazioni idroponiche. Carattere distintivo dello spazio è la grande installazione sospesa al soffitto, modellata come un grafo: una rete di nodi e connessioni che rappresenta visivamente un sistema complesso. Si tratta di una scultura funzionale che integra pannelli fonoassorbenti, punti luce e diffusori audio, evocando l’immaginario scientifico legato al pensiero sistemico. Una vetrata permette di osservare l’interno del laboratorio anche dall’esterno e accoglie quattro eliche olografiche, che proiettano in tre dimensioni un volo di uccelli: una rappresentazione suggestiva di un ecosistema naturale che, pur nella sua apparente confusione, segue regole condivise e armoniche.
“Il tema della sostenibilità entra a pieno diritto nel campo delle materie tecnico-scientifiche che, se ben apprese e adoperate, possono tradursi in strumenti di innovazione ad alto impatto sulla società e sull’ambiente” commenta Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano. “Tuttavia, la conoscenza da sola non basta: servono sensibilità, spirito critico e intraprendenza. ILab è un luogo in cui ragazzi e ragazze possono sperimentare, fin dalla più giovane età, in modo consapevole e attento. Coltivare queste attitudini significa anche prepararsi a percorsi universitari nell’ambito delle discipline Stem, così da acquisire le competenze necessarie per affrontare le sfide decisive che attendono le nuove generazioni”.
Le foto in questa pagina sono di Fasani
Calendario delle attività> https://www.museoscienza.org/it/offerta/attivita/ilab-sostenibilita