L’Unione Europea, vista la comunicazione della Commissione dal titolo “Il momento dell’Europa: riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazione” - considerando che il settore del turismo impiega direttamente e indirettamente 27 milioni di persone, pari all’11,2% dell’occupazione totale dell’Europa e che dovrebbe contribuire alla conservazione della biodiversità, del benessere sociale e della sicurezza economica delle comunità locali - ha presentato una relazione sulla definizione di una strategia per il turismo sostenibile, lanciando 4 piste (4 R).
Ricostruire
Una risposta post pandemia: la CE e gli Stati membri sono invitati a riconoscere l’importanza del turismo, integrandolo nei piani di sviluppo, rendendolo più sostenibile, ma anche più accessibile a tutti.
Riorientare
Una politica di nuovo modello di governance tra le istituzioni dell’UE, in modo che le imprese siano aiutate ad attuare le giuste misure per conseguire obiettivi-chiave in materia di sostenibilità e innovazione, per accrescere la loro competitività e attrattività. stato lanciato un progetto di un’Agenzia europea del turismo, che possa, tra l’altro, sostenere l’ecosistema del turismo e promuovere il marchio europeo nei paesi terzi, attraverso un approccio integrato, un quadro comune europeo.
Rafforzare
La transizione verso un turismo sostenibile, responsabile e intelligente.
Il turismo sostenibile dovrebbe tenere conto degli effetti economici, sociali e ambientali, attuali e futuri, visto che genera un’impronta ecologica a livello mondiale.
Ciò può avvenire attraverso un sistema europeo di indicatori per il turismo (ETIS), ma anche estendendo il marchio Ecolabel, ad altri servizi turistici, sostenendo i sistemi di certificazione e promuovendo gli operatori che tali marchi hanno ottenuto.
In questo contesto si colloca il Concorso “Capitale europea del turismo intelligente”: una giuria europea ha designato vincitrici del 2024 Grosseto e Dublino, che riceveranno un concreto supporto promozionale e saranno inserite nel network delle smart-cities, diventando un modello europeo di best practices per il turismo digitale, accessibile, sostenibile e creativo.
Ripensare
Pianificare il futuro del settore turistico. Si deve sostenere il settore turistico nell’attuazione dei principi dell’economia circolare, incentivando l’offerta di prodotti climaticamente puliti e migliorando l’efficienza energetica.
La CE, insieme alla Banca europea per gli investimenti, è invitata a prevedere un sostegno per i progetti di decarbonizzazione, innovazione e digitalizzazione del settore turistico.
Anche i grandi eventi devono essere ripensati nel segno della sostenibilità.
Il turismo sostenibile deve rispondere alle esigenze dei visitatori, del settore, dell’ambiente e delle comunità locali. Oggi l’83% dei viaggiatori a livello mondiale ritiene che il turismo sostenibile sia vitale, che incentivi le attività artigianali locali, i prodotti a Km 0, l’agriturismo, il turismo rurale e l’ecoturismo, che sono una parte integrante del turismo sostenibile, in quanto promuovono la scoperta dei nostri territori, con la loro tradizione e la loro cultura, ma anche dell’ambiente circostante e dei paesaggi, magari percorribili attraverso itinerari a piedi, in bicicletta o a cavallo.
Utopia?
L’Europa si sta muovendo, seguita da molti Comuni italiani e da svariate strutture turistiche. Perché l’utopia diventi realtà occorre il nostro impegno a cambiare le nostre abitudini e ad attuare uno stile di vita più attento all’ambiente, al sociale, più rispettoso degli altri e del contesto che ci circonda.