La manutenzione del jeans
Una buona manutenzione del denim ne preserva la qualità per molti anni. I jeans nuovi vanno lavati prima di essere indossati. Dopo, però, il numero dei lavaggi deve ridursi il più possibile: l’ambiente e la bolletta ringrazieranno.
Lavaggio
Evita il lavaggio a mano in vasca da bagno (si spreca molta acqua). Per il lavaggio in lavatrice non superare ai 30 °C. Il programma da scegliere è quello per il cotone. I jeans in genere si sporcano dopo che li hai messi cinque-sei volte. Tra un utilizzo e l’altro, puoi farli arieggiare per un paio d’ore: riacquisteranno comunque freschezza. Lavarli spesso è un fatto culturale, non un’esigenza igienica.
Asciugatura
L’uso dell’asciugatrice è sconsigliato per i jeans, poiché lo strofinamento dei capi nel tamburo della macchina è causa di maggiore usura. Meglio stendere i jeans e farli asciugare all’aria, appesi per le due estremità del girovita (cintura): eviterai la formazione di pieghe da asciugatura. Se li ritiri appena umidi, puoi anche evitare di stirarli.
Stiratura
Se una volta asciutti i jeans presentano pieghe che è necessario stirare, in genere è sufficiente una passata a ferro tiepido. Altrimenti meglio comunque attenersi alle temperature di stiratura indicate sull’etichetta del capo.
Tintoria
Il lavaggio ad acqua è più efficace di quello a secco. Se i jeans non hanno applicazioni né decori, non c’è ragione di ricorrere al servizio di tintoria. Anche perché se il jeans lo permette, anche il tintore lo laverà ad acqua. Il denim è un tessuto ideale per tutte le stagioni ma se vuoi sapere come gestire al meglio il guardaroba leggi il nostro speciale sulle app per il cambio di stagione.