lunedì 29 dicembre 2025

Quando un flacone di detersivo diventa una borsa: Viviana Villa trasforma il riciclo in arte

Nel suo laboratorio niente è davvero da buttare. Tra pelle recuperata, flaconi vuoti e oggetti dimenticati, Viviana ha costruito un modo diverso di lavorare – e di consumare – che parte dalle mani e arriva alle scelte quotidiane.

Altrocomprare
Antonino Palumbo
viviana

Tutto si crea, molto si ripara. E se non si ripara, si ricicla. Riassumendo parecchio, potrebbe essere questo lo slogan di Viviana Villa che, nel cuore di Saronno, in una vivace area artigianale, ha abbinato all’attività di famiglia “Millepiedi” un ambito più creativo, recuperando vestiti, coperture in pelle per divani, barattoli e flaconi e trasformandoli in gadget e accessori insoliti e creativi. E quindi succede che un flacone di detersivo diventi una borsa o il guinzaglio di un cane danneggiato si ritrovi recuperato e rivestito di pelle e brillantini con un tocco fashion. Anche questa è una storia di impegno: un impegno quotidiano che passa dalle mani, dalle scelte e da un modo diverso di guardare agli oggetti. Non come cose da usare e gettare, ma come risorse da riparare, trasformare e rimettere in circolo. Un approccio che parla direttamente di AltroComprare, perché dimostra come il cambiamento possa iniziare anche da una bottega di quartiere e da consumi più consapevoli, lontani dalla logica dell’usa e getta.

Dai finimenti per cavalli al riciclo creativo

Il negozio è alla quarta generazione, ognuna delle quali ha lasciato una propria impronta. Tutto è partito dai finimenti per cavalli, poi dal 1986 la mamma di Viviana ha introdotto la riparazione di borse, zaini e valige. Poi è arrivata Viviana, con l’idea del riciclo creativo, a dare continuità a una filosofia radicata in famiglia. “Mia madre spronava la clientela a recuperare tutto quello che aveva in casa e ripararlo. Ora invece stiamo tornando all’economia circolare del dopoguerra, non per sopravvivenza economica ma climatica. Io, come lei, sono dotata di spirito di sopravvivenza e intraprendenza” racconta Viviana.

Il passo indietro

Nel retrobottega del Millepiedi, da bambina, Viviana giocava con le bambole ma anche con gli scarti delle lavorazioni della mamma, costruendo borse e valige per le Barbie, ventiquattrore per i Ken. Il percorso di studi l’aveva indirizzato verso altro, verso il restauro. Ma il lavoro iniziava a essere incompatibile con le nuove esigenze maturate negli anni: “Non era diventato semplice fare la restauratrice a tempo pieno, con le trasferte che questo lavoro prevede. Volevo essere una mamma presente e l’attività al Millepiedi me lo permette. E sono riuscita a tenerla in vita anche nei difficili periodi della pandemia e delle zone rosse”.

Sono tutti pezzi unici

A Viviana è bastato riscoprire una passione mai sopita, inizialmente nata per gioco e per divertimento: cucire. “Ho preso in mano il negozio di mia madre, dedicandomi a riparazioni ad ampio spettro. Quando è arrivato il Covid, l’idea di tener chiuso il negozio mi mandava ‘ai matti’. Così ho ricominciato a cucire, in Dad per così dire, nel retrobottega. Ho iniziato ad acquistare la pelle da un rivenditore che recupera scarti di aziende calzaturiere. Per questo la produzione non è mai in serie, né uguale, ma fantasiosa e legata alla merce che mi arriva. Borse, portachiavi e svuota tasche sono tutti pezzi unici”.

Nel segno del riciclo

Oltre a quello di madre di tre figli, il lavoro principale di Viviana resta quello di riparare tutto ciò che i clienti le portano (nei limiti dell’umano!) e vendere prodotti per la cura della pelle. A questo business principale ha aggiunto il lato creativo, sempre preferendo il contatto con i clienti. Nella zona pedonale di Saronno, il negozio di Viviana è un “pot-pourri” di tante passioni. Nel segno del riciclo: “Negli oggetti di scarto vedo una seconda vita. Da barattoli di shampoo ricavo porta occhiali, con i flaconi vuoti di un bagno schiuma faccio borse. E dai vestiti creo pochette, trousse, sacchetti porta scarpe e porta lucidi. Ci è voluto un po’ per far entrare i clienti in quest’ottica – conclude – ma adesso si divertono anche loro”.

 

 

Impegnati a cambiare

Vogliamo costruire insieme una nuova cultura del consumo, dove ogni scelta individuale possa contribuire al benessere collettivo. Noi siamo pronti, ma per farlo abbiamo bisogno anche di te. E questo è solo l'inizio. Partiamo insieme?

Facciamo subito il primo passo concreto, mettiti alla prova con la guida “Sostenibilità in quiz”. Ti diverti e scopri tante informazioni utili. Registrati e scaricala gratuitamente.


Hai già un account? Entra