Vivere in un altro modo è possibile. Anzi, è necessario. Il mondo in cui ci troviamo pone ciascuno di noi davanti a continue emergenze: pensiamo a quella climatica, sociale, al tema dei diritti, alle troppe esclusioni. È giunto il momento di imprimere una svolta che non è più rimandabile e che richiede a tutti di mettersi in gioco: vale per Altroconsumo come organizzazione, per le aziende e le istituzioni con le quali dialoghiamo ogni giorno, e vale per noi tutti come consumatori e come persone.
Fin dalle sue origini (50 anni fa, compiuti nei mesi scorsi) Altroconsumo ha custodito nel suo stesso nome il valore di fare scelte consapevoli: quella parola “altro”, che è sempre stata riferita al bisogno dei consumatori di tutelare i propri diritti e fare scelte di acquisto che tenessero conto soprattutto di qualità e prezzo di beni e servizi, oggi si arricchisce di altri significati e si declina nei tanti ambiti del nostro vivere.
Perché dobbiamo ricordare che ogni nostra azione è una presa di posizione ben precisa anche dal punto di vista etico: impatta sugli altri, sull’ambiente, sul benessere collettivo.
“Impegnati a cambiare” è la definizione che abbiamo voluto attribuire a questo nuovo percorso, naturale evoluzione del ruolo che un’organizzazione come la nostra vuole interpretare nella società odierna. Vi chiederete: con quale accento va letta la parola “impegnati”?
Entrambe le interpretazioni sono corrette: sulla “e” o sulla “a” che sia, il valore è lo stesso: l’accento unisce noi, che vogliamo farci carico del cambiamento, e voi, che invitiamo a fare lo stesso.
Perché una società più giusta possiamo solo costruirla insieme.